In questo articolo andremo a scoprire tutto ciò che c’è da sapere a proposito delle allergie alimentari, un problema in continua crescita
In Italia, ogni anno, si registrano tra due e quattro decessi causati da reazioni allergiche legate all’alimentazione. Nella maggior parte dei casi, le vittime sono giovani con meno di 20 anni. Il fenomeno delle allergie alimentari è in costante aumento, con stime che indicano che un bambino su cinquanta ne soffra, e nel 16% dei casi in forma severa. In crescita risultano le allergie alla frutta a guscio, come nocciole, anacardi e pistacchi, che sono passate dal 3% all’8% tra i bambini, mentre quella alle arachidi è salita dall’1% al 6%. L’allergia al latte, pur restando stabile sopra il 15%, è diventata più complessa da gestire, poiché sempre più frequentemente si associa ad altre intolleranze, come quelle a uova, grano e pesce. Ma che cosa sono esattamente le allergie alimentari? Come possono essere prevenute e combattute? Vediamo tutto ciò che c’è da conoscere a proposito.
L’allergia è una condizione in cui il sistema immunitario risponde in modo anomalo, producendo anticorpi contro determinate sostanze che, nella maggior parte dei casi, sono innocue per la popolazione generale. L’allergia alimentare, nello specifico, si verifica quando l’organismo riconosce un alimento come una minaccia, scatenando una risposta immunitaria. Anche quantità minime dell’alimento in questione possono provocare una reazione, che può manifestarsi con disturbi digestivi, orticaria o gonfiori. L’intensità della risposta allergica varia da individuo a individuo, spaziando da lievi fastidi fino a reazioni severe come l’anafilassi, una condizione potenzialmente pericolosa per la vita.
In caso di allergia alimentare, come detto, il sistema immunitario interpreta erroneamente un determinato alimento o una sostanza in esso contenuta come una minaccia (allergene). Per contrastarla, produce specifici anticorpi, le immunoglobuline E (IgE). I sintomi allergici derivano dal rilascio di mediatori chimici, come l’istamina, da parte dell’organismo in seguito all’interazione tra gli allergeni e gli anticorpi, scatenando così la reazione immunitaria.
Le reazioni allergiche ai cibi possono presentarsi in modi molto diversi, includendo sintomi quali:
La strategia più efficace per evitare episodi allergici è identificare con precisione gli alimenti responsabili e tenerli fuori dalla propria dieta. È fondamentale leggere attentamente le etichette dei prodotti per individuare eventuali allergeni nascosti. Per chi ha già sperimentato reazioni gravi, l’utilizzo di un segno identificativo, come un braccialetto o una medaglietta, può essere di grande aiuto nel segnalare la propria condizione in situazioni di emergenza, specialmente se si è impossibilitati a comunicare.
Attualmente non esistono cure definitive per le allergie, quindi la prevenzione rappresenta la strategia più efficace. Tuttavia, evitare completamente il contatto con l’allergene non è sempre possibile. In questi casi, è possibile ricorrere a determinati farmaci per alleviare i sintomi. Per reazioni di lieve entità, gli antistaminici possono essere utili nel controllo della sintomatologia, mentre in caso di reazioni più gravi potrebbe rendersi necessaria la somministrazione di adrenalina tramite iniezione.
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