Distimia: riconoscere i sintomi e fare chiarezza sulla differenza con la depressione

Distimia: riconoscere i sintomi e fare chiarezza sulla differenza con la depressione

Distimia: riconoscere i sintomi e fare chiarezza sulla differenza con la depressione

Francesco Sidoti

31 Agosto 2025

La distimia, conosciuta anche come disturbo depressivo persistente, è una condizione psichiatrica che colpisce la qualità della vita di molte persone. Questo disturbo, parte della famiglia dei disturbi dell’umore, si manifesta con sintomi depressivi cronici e di lunga durata, che possono influenzare profondamente le relazioni sociali e la vita quotidiana. È importante riconoscere i segnali di questa condizione, poiché può coesistere con altre patologie psichiatriche e malattie croniche, rendendo la diagnosi e il trattamento fondamentali.

Che cos’è la distimia?

La distimia è una forma cronica di depressione riconosciuta nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5). A differenza della depressione maggiore, i sintomi della distimia sono generalmente meno intensi, ma si manifestano in modo persistente nel tempo. Per ricevere una diagnosi di distimia, è necessaria una durata minima di almeno due anni, durante i quali non devono verificarsi periodi privi di sintomi superiori a due mesi consecutivi. La prevalenza della distimia nella popolazione generale è stimata tra il 2% e il 5%, con un’incidenza maggiore tra le donne, che spesso sperimentano l’esordio della condizione durante l’adolescenza o nella prima età adulta.

Distimia: quali sono i sintomi

I sintomi della distimia, pur essendo meno intensi rispetto a quelli della depressione maggiore, hanno un impatto significativo sulla vita quotidiana. Per essere diagnosticata, la distimia deve persistere per almeno due anni, durante i quali una persona deve manifestare continuamente un umore depresso. Tra i sintomi più comuni della distimia ci sono:

  1. Umore depresso persistente
  2. Mancanza di interesse o piacere nelle attività quotidiane
  3. Bassa autostima
  4. Difficoltà di concentrazione o a prendere decisioni
  5. Sensazione di disperazione
  6. Alterazioni dell’appetito (aumento o diminuzione)
  7. Disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia)
  8. Fatica costante e mancanza di energia

Questi sintomi, sebbene non raggiungano l’intensità della depressione maggiore, possono influenzare notevolmente la qualità della vita, portando a una riduzione delle interazioni sociali e lavorative. Inoltre, chi soffre di distimia può sperimentare episodi di depressione maggiore, noti come “doppia depressione”, durante i quali i sintomi si aggravano temporaneamente.

Come si distingue la distimia dalla depressione?

La principale differenza tra distimia e depressione maggiore risiede nel loro andamento. Mentre la depressione maggiore si presenta con episodi acuti e intensi, la distimia si caratterizza per un decorso persistente e cronico, senza remissioni significative. Questo stato duraturo può portare chi ne soffre a percepire i sintomi come una parte integrante del proprio carattere, piuttosto che come una condizione medica. Le persone affette da distimia tendono a vivere una sensazione di stallo e a ricordare pochi momenti di benessere o gioia, creando un circolo vizioso che contribuisce a mantenere i sintomi depressivi.

Come curare la distimia?

La diagnosi di distimia può risultare complessa, poiché molte persone convivono con questo disturbo senza cercare aiuto, considerando i sintomi come parte della loro personalità. Una volta diagnosticata, la distimia viene trattata con approcci simili a quelli della depressione maggiore. I principali pilastri del trattamento sono la psicoterapia e la farmacoterapia. La psicoterapia, in particolare la terapia cognitivo-comportamentale, può aiutare a modificare i pensieri negativi e le abitudini comportamentali che perpetuano i sintomi.

I farmaci antidepressivi, come gli inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI), possono rivelarsi utili per affrontare la sintomatologia depressiva. Inoltre, interventi sullo stile di vita, come l’esercizio fisico regolare, possono contribuire a migliorare l’umore. Una dieta equilibrata e una routine sana possono aiutare a gestire i sintomi nel lungo termine. Infine, avere una rete di supporto solida, composta da amici e familiari, può notevolmente migliorare il successo del trattamento, offrendo un sostegno emotivo prezioso nel percorso di recupero.

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