Uno studio rilancia la dieta del miele serale: effetti sul metabolismo, sul sonno e sul peso corporeo.
Mangiare un cucchiaino di miele prima di andare a letto potrebbe aiutare a dimagrire. La teoria, emersa alcuni anni fa e tornata alla ribalta dopo nuove valutazioni, si basa sull’effetto che questo alimento naturale avrebbe sul metabolismo notturno e sulla regolazione del sonno. Non una dieta miracolosa, ma una strategia alimentare che alcune correnti nutrizionistiche stanno riesaminando alla luce di recenti osservazioni. La cosiddetta “dieta del miele”, sviluppata inizialmente come supporto per il recupero muscolare e il controllo dell’appetito notturno, si inserisce oggi in un contesto più ampio di ricerche sui ritmi circadiani e sull’impatto del glucosio sul ciclo sonno-veglia.
Come funziona la dieta del miele
L’idea alla base è semplice: introdurre una piccola quantità di miele naturale poco prima di coricarsi, solitamente un cucchiaino. L’obiettivo non è solo quello di evitare attacchi di fame notturni, ma di stimolare un rilascio controllato di insulina, che favorirebbe un miglior utilizzo dell’energia da parte del fegato durante le ore di riposo. Secondo il nutrizionista inglese Mike McInnes, che ha studiato a lungo gli effetti del glucosio sul corpo umano, l’assunzione serale di miele permette al cervello di ricevere energia costante per tutta la notte, evitando squilibri che possono compromettere il metabolismo e indurre il corpo a conservare grasso.

In Italia, il tema è stato ripreso da alcuni dietologi che hanno osservato come, in soggetti con ritmi alimentari disordinati, questa piccola abitudine favorisca una regolarità metabolica e riduca il desiderio di zuccheri al risveglio. “Non è il miele in sé a far perdere peso,” spiega il dottor Lorenzo Greco, medico nutrizionista a Roma, “ma l’insieme di un comportamento alimentare più equilibrato e coerente con i ritmi biologici.”
Non tutti però concordano. Alcuni esperti mettono in guardia sull’eccessiva semplificazione del messaggio: il miele è pur sempre uno zucchero semplice, con un indice glicemico non trascurabile, e può essere controindicato in chi soffre di insulino-resistenza o di iperglicemia notturna. I suoi benefici, quindi, non sono automatici e vanno valutati caso per caso.
Cosa dicono i dati e quando può avere senso provarla
La dieta del miele non ha ancora un riconoscimento ufficiale tra i protocolli clinici, ma ha attirato l’interesse di vari ricercatori nel campo della nutrizione cronobiologica, quella disciplina che studia l’alimentazione in relazione all’orologio interno del corpo. Alcuni studi preliminari mostrano come l’assunzione di una piccola quantità di glucosio prima del sonno aiuti a ridurre i livelli di cortisolo, un ormone legato allo stress e all’accumulo di grasso addominale.
In uno studio pubblicato nel 2022 dall’Università di Padova, un campione di donne in perimenopausa ha seguito per sei settimane un piano alimentare che prevedeva l’introduzione di miele serale associato a una dieta bilanciata e povera di carboidrati complessi nella fascia serale. I risultati, benché limitati nel tempo, hanno mostrato una migliore qualità del sonno, un calo del peso corporeo medio di 1,2 kg e una riduzione del desiderio di cibo al mattino.
Il punto chiave, sottolineano i ricercatori, non è tanto il miele quanto il contesto alimentare e ormonale in cui viene assunto. Se inserito in una routine che prevede pasti regolari, movimento e una buona igiene del sonno, può diventare un alleato del metabolismo. Se usato come scorciatoia o in abbinamento a una dieta squilibrata, l’effetto si annulla o può persino diventare controproducente.
Alcuni dietologi consigliano di associare il miele serale con una cena leggera, evitando fonti di zuccheri raffinati nelle ore precedenti e non superando le 30 kcal (circa un cucchiaino) per non innescare picchi glicemici. “La chiave è la moderazione,” ripete la dottoressa Giulia Manetti, specialista in endocrinologia. “Una piccola dose, usata con consapevolezza, può avere un senso fisiologico. Ma non bisogna pensare di dimagrire dormendo senza un cambiamento complessivo dello stile di vita.”
Il miele, in ogni caso, resta un alimento ricco di antiossidanti, zuccheri naturali e piccole quantità di minerali. Usato con intelligenza, può rientrare a pieno titolo in una strategia di benessere quotidiano, ma la perdita di peso dipenderà sempre dalla qualità complessiva della dieta e dalle abitudini personali.