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Camminata in acqua, ecco i benefici per mente e corpo

D’estate fare sport, per alcuni, può essere molto difficile. Le alte temperature, infatti, possono essere difficili da gestire per coloro che soffrono particolarmente il caldo: ecco allora che correre all’aperto, o fare jogging, diventano attività molto più pesanti del solito. Una valida alternativa, se siete amanti del mare, è la passeggiata in acqua. Questo tipo di camminata, infatti, è considerata una vera ‘cura depurativa’ per tutto il corpo, in quanto apporta benefici dalla testa ai piedi. 

Già la camminata di per sé fa molto bene alla nostra salute, sia mentale che fisica. Tuttavia, proprio l’acqua apporta ulteriori benefici. Un esempio? Questo tipo di attività aiuta a tonificare i muscoli senza danneggiare le articolazioni: per questo motivo, infatti, questa camminata è particolarmente indicata alle persone anziane o con le ossa fragili. Il motivo? Grazie all’acqua, che in parte sostiene il peso corporeo, le giunture e le ossa non corrono rischi. 

I benefici della camminata nell’acqua

Camminare nell’acqua favorisce la circolazione. Questo è un aspetto sicuramente più conosciuto: oltre a tonificare, infatti, l’acqua aiuta anche la circolazione sanguigna. La passeggiata in mare, inoltre, serve anche a contrastare il formicolio alle gambe, il gonfiore e la pesantezza, quindi i diversi disturbi venosi degli arti inferiori. Questo tipo di attività aiuta anche a migliorare gli inestetismi cutanei, ad esempio i capillari visibili. Questo è un aspetto che colpisce molte donne, causando non poco disagio e malessere.

Immagine | Pixabay @Pexels – Saluteweb.it

Trascurare questo genere di problema non può che peggiorare la situazione. E fare poca attività fisica, in tal senso, può portare aggravare la condizione. La stessa cellulite, che può manifestarsi in diverse forme, è causata da una cattiva circolazione del sangue. Per questo lo sport non è utile solo alla salute fisica, ma anche allo stesso aspetto. Tuttavia, c’è un modo per camminare correttamente nell’acqua: “Si comincia camminando con l’acqua poco sopra il polpaccio. E poi si aumentano gradualmente la velocità e l’immersione. Quando si è caldi, si alternano 30 secondi di scatto a 30 secondi di camminata lenta. Infine, con l’acqua al livello delle cosce, si alternano 30 secondi di corsa sul posto. Portando le ginocchia all’altezza della vita”, spiega Davide Bottaro, personal trainer e istruttore della Canottieri Olona di Milano.

Il segreto per ‘camminare bene’? Iniziare lentamente e aumentare gradualmente l’andatura, immergendosi – a poco a poco – sempre di più, possibilmente fino alla vita, per rinforzare la resistenza. Affinché l’esercizio risulti efficace, si consiglia di camminare almeno mezz’ora in acqua. Inoltre, come qualsiasi sport che si rispetti, questa camminata deve diventare un’abitudine, non un’occasione. L’ideale, dunque, sarebbe praticarla almeno 3 volte a settimana. 

Quando camminare

Secondo gli esperti, il momento ideale per camminare al mare è la mattina presto. Infatti, non solo troveremo meno gente ad affollare la spiaggia, ma beneficeremo anche della brezza fresca che caratterizza le prime ore del giorno. L’acqua sarà meno calda, e il leggero movimento delle onde eserciterà un massaggio benefico alle nostre gambe. Finita la camminata, come sempre dopo lo sport, l’idratazione è fondamentale. L’ideale, dunque, è bere acqua a temperatura ambiente, evitando quella fredda di frigorifero.

Lavinia Nocelli

Sono una fotogiornalista di Senigallia. Mi occupo di salute mentale, migrazioni e conflitti sociali: ho realizzato reportage nei campi profughi di Calais e Dunkerque, in Romania, Ucraina e Albania, a bordo della Sea Watch e in Irlanda del Nord. Collaboro con The Independent, Il Manifesto, Lifegate, TPI, InsideOver, Skytg24, e Good Morning Italia, tra gli altri

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