Approfondimenti

Allergie sul lavoro, dall’asma alle dermatiti: le diagnosi e le cure

Può accadere a tutti di essere esposti, durante le ore di lavoro, a sostanze allergizzanti o irritanti. Tutto questo può dare origine a diverse patologie allergiche, dalle riniti alle dermatiti da contatto fino alla più insidiosa asma. E c’è da aggiungere che il lavoratore, il più delle volte (e la maggior parte dei casi è proprio così) tende a trascurare possibili avvisaglie, con il rischio di peggiorare le proprie condizioni di salute. Ed è per questo che alla fine degli anni ’70 in Italia sono nati i reparti ospedalieri di Medicina del lavoro. Ed è qui che il lavoratore,  una volta ricreate le condizioni di esposizione, può fare dei test e capire l’origine del problema.

Foto Pixabay | @InspiredImages

Le patologie lavorative

L’asma è la patologia più nota tra tutte quelle allergiche che si possono riscontrare in un ambiente di lavoro. Anzi, il 15% di tutti i casi d’asma sembra abbiano origine proprio al lavoro. La più frequente? Quella del panificatore, che viene associata all’inalazione delle farine di cereali. Provengono dal mondo vegetale e da quello animale. Sono la causa più frequente di allergie respiratorie e da qui, appunto, l’asma. Inoltre, tra le allergie respiratorie non bisogna mai dimenticare quelle che nascono nei lavoratori che trattano agenti chimici: in settori come la verniciatura, la produzione di imbottiti e schiumati oppure nei saloni dei parrucchieri.

Le dermatiti

Non solo l’asma o le allergie respiratorie. Ci sono anche le dermatiti professionali, infiammazioni a livello cutaneo dovute alla manipolazione di oggetti, alimenti o sostanze chimiche irritanti e allergizzanti presenti sul posto di lavoro. Infatti, tra queste c’è la dermatite da contatto: si osservano tra i lavoratori del cemento, i parrucchieri, chi lavora i metalli nei settori meccanico e metalmeccanico nonché tra gli odontoiatri per l’uso di resine.

Foto Pixabay | @k-e-k-u-l-é

La diagnosi

Quando c’è il sospetto di una dermatite allergica da contatto, bisogna eseguire i “patch test” con cerotti contenenti le sostanze allergizzanti applicati sulla schiena per più giorni per evidenziare l’allergene chiamato in causa. Tornando ai reparti ospedalieri di Medicina del lavoro, nati alla fine degli anni ‘70, è qui che sono realizzati i test con le nuove sostanze. Infatti, chi entra in questi laboratori, ed è una cosa positiva, ne esce con una diagnosi. Sapendo come poter affrontare il problema riscontrato. Così può essere sottoposto agli esami e trovare un rimedio per la sua salute.

I rimedi

Avendo la diagnosi precisa, quindi, si inizia a combattere l’allergene chiamato in causa con strategie diverse a seconda del tipo di forma allergica. Si possono evitare o ridurre l’esposizione alla sostanza incriminata. Negli ultimi anni sono state sviluppate le terapie iposensibilizzanti, come il vaccino per gli allergici a farine. O ci sono i farmaci biologici, utilizzabili nel trattamento dell’asma, dell’orticaria e della dermatite atopica.

Redazione Saluteweb

Recent Posts

HIV, torna l'Anlaids Charity Dinner a Roma per sostenere la ricerca

Roma, 13 giugno 2025 – È tornata a Roma l'Anlaids Charity Dinner, l’evento annuale organizzato…

3 giorni ago

Nursing Up lancia l’allarme per l’estate: “Solo 2 infermieri ogni 25 pazienti”

Per quest'estate Nursing Up lancia un allarme preoccupante: il numero di infermieri è troppo basso…

3 giorni ago

Caldo estremo, Sima: Seri rischi sanitari per fragili e pazienti cronici

Roma, 12 giugno 2025 – L’Italia è attualmente interessata da un’ondata di caldo che, secondo…

4 giorni ago

Aumentano i casi di vaiolo delle scimmie, l’OMS: “Resta emergenza sanitaria mondiale”

Il vaiolo delle scimmie continua a fare paura in tutto il mondo, l'OMS avverte: "casi…

6 giorni ago

Alzheimer, progressi nella diagnosi: il ruolo dell’intelligenza artificiale

Un significativo progresso nella diagnosi della malattia di Alzheimer è rappresentato dall'intelligenza artificiale: ecco tutte…

1 settimana ago

Iss rivela che oltre 200 malattie sono causate dal consumo di cibo non sicuro

Lo rivela l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) in occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza…

1 settimana ago