Allarme influenza a Capodanno: aumentano i contagi, segnalata la nuova variante K

Influenza: come riconoscere la variante K

Influenza: come riconoscere la variante K | Pixabay @Hiraman - Saluteweb

Marco Viscomi

31 Dicembre 2025

Oltre un milione di italiani colpiti dalla nuova ondata di influenza: sintomi più intensi, rischio per fragili e bambini. Vaccino resta fondamentale per la prevenzione

 

Roma, 31 dicembre 2025 – Con l’arrivo del nuovo anno, l’Italia si trova ad affrontare un’impennata significativa dei casi di influenza, attribuibile principalmente alla diffusione della variante K del virus influenzale A(H3N2). Secondo le ultime rilevazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), oltre un milione di italiani è attualmente immobilizzato a letto a causa di questa forma virale, che si distingue per la sua maggiore contagiosità e sintomatologia più intensa rispetto ai ceppi precedenti.

Influenza, la variante K: caratteristiche e diffusione

La variante K è una sottoclade del virus A(H3N2) che ha iniziato a circolare in modo marcato a partire dallo scorso agosto, mostrando una rapidità di diffusione superiore rispetto alle precedenti stagioni influenzali. L’OMS ha evidenziato che questa mutazione presenta diverse differenze genetiche rispetto ai ceppi inclusi nei vaccini attuali, ma non è stato riscontrato un aumento della gravità della malattia in termini di ricoveri ospedalieri o decessi.

I sintomi associati a questa variante sono spesso più intensi rispetto al ceppo A(H1N1), includendo febbre alta, marcata stanchezza, dolori muscolari, mal di gola, brividi e rinorrea. In alcuni casi, soprattutto nei bambini, si manifestano anche vomito e diarrea. La variante K può comportare complicanze come infezioni dell’orecchio, bronchiti e polmoniti, con un rischio maggiore per anziani, bambini, donne in gravidanza e persone con patologie croniche.

L’aumento dell’incidenza è confermato dal bollettino RespiVirNet dell’ISS, che segnala un’incidenza complessiva delle infezioni respiratorie acute di 12,4 casi per 1.000 assistiti nella prima settimana di dicembre, con un picco particolarmente elevato nella fascia 0-4 anni.

Allarme influenza in Italia
Allarme influenza in Italia | Pixabay @gpointstudio – alanews

Sintomi e diagnosi differenziale

Con la stagione influenzale in pieno svolgimento, diventa cruciale distinguere tra infezioni virali, come quella della variante K, e infezioni di origine batterica, per evitare trattamenti inappropriati e ritardi nella cura. I sintomi virali classici includono febbre alta e improvvisa, dolori muscolari diffusi, malessere generale e sintomi respiratori superiori come tosse e mal di gola.

Al contrario, le infezioni batteriche possono manifestarsi con febbre persistente, dolore localizzato, secrezioni purulente e peggioramento clinico dopo una fase di apparente miglioramento. Gli specialisti raccomandano di rivolgersi tempestivamente al medico in presenza di sintomi severi o prolungati, per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato.

Vaccinazione e prevenzione: l’importanza di proteggersi dall’influenza

Nonostante le mutazioni genetiche della variante K rispetto ai ceppi vaccinali, i dati preliminari indicano che il vaccino antinfluenzale continua a offrire una protezione significativa, in particolare contro le forme gravi della malattia che richiedono il ricovero ospedaliero. L’OMS e l’ISS sottolineano che la vaccinazione rimane lo strumento più efficace per ridurre complicazioni e impatto sul sistema sanitario, soprattutto per le categorie più vulnerabili.

Gli esperti suggeriscono che, anche se l’efficacia del vaccino nel prevenire la malattia clinica si mantiene incerta per la stagione in corso, la sua capacità di mitigare la gravità della malattia è confermata. Pertanto, il richiamo a vaccinarsi resta forte, con particolare attenzione a bambini, anziani, donne in gravidanza e persone con condizioni mediche preesistenti.

Crescono i casi di influenza in Italia
Crescono i casi di influenza in Italia | Pixabay @simpson33 – Saluteweb

Il contesto epidemiologico e le sfide della stagione invernale

La circolazione della variante K si inserisce in un quadro epidemiologico complesso, caratterizzato dalla coesistenza di altri virus respiratori e da una popolazione con ridotta esposizione naturale ai virus influenzali negli ultimi anni. Questa situazione ha aumentato la suscettibilità generale alle infezioni, contribuendo a un’ondata influenzale più precoce e consistente rispetto alle stagioni precedenti.

Le autorità sanitarie italiane e internazionali monitorano attentamente l’evoluzione della situazione, invitando a mantenere alta l’attenzione sulle misure di igiene personale e sulle raccomandazioni vaccinali, per limitare la diffusione del virus e proteggere i soggetti più fragili.

 

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