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Abruzzo, prima regione in Italia con diagnostica 3D senza visori: “Innovazione reale”

Sistema innovativo di imaging 3D nelle ASL abruzzesi migliora diagnosi e chirurgia, coinvolgendo anche l’Università “Gabriele d’Annunzio” nella formazione medica avanzata

L’Abruzzo si conferma all’avanguardia nel campo della sanità digitale grazie a un progetto innovativo che consente la visualizzazione tridimensionale delle immagini cliniche a occhio nudo. Questo sistema rivoluzionario, promosso dalla Regione Abruzzo sotto la guida di Riccardo Urbani, esperto in innovazione tecnologica e digitalizzazione, segna un passo decisivo per la chirurgia e la formazione medica, inserendo la regione tra le prime in Italia e tra le poche al mondo ad adottare tale tecnologia su larga scala.

La rivoluzione della diagnostica 3D in Abruzzo

Il cuore pulsante di questa innovazione è la capacità di trasformare le tradizionali immagini mediche bidimensionali in modelli tridimensionali reali e completamente navigabili, senza necessità di dispositivi indossabili come visori o occhiali speciali. La tecnologia è già operativa in tutte le quattro Aziende Sanitarie Locali (ASL) della regione — Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo — migliorando significativamente la precisione diagnostica e la pianificazione degli interventi chirurgici.

Questa svolta tecnologica si traduce in un supporto diagnostico reale e affidabile, riducendo gli errori e aumentando l’efficacia delle operazioni. L’interattività e la possibilità di esplorare in dettaglio la struttura anatomica del paziente rappresentano un salto di qualità rispetto ai tradizionali sistemi di imaging, contribuendo a una sanità più efficiente e sicura.

Applicazioni didattiche e cliniche: l’Università “Gabriele d’Annunzio” protagonista

L’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara ha integrato questo sistema nelle attività didattiche, offrendo agli studenti di medicina un’esperienza immersiva senza precedenti. Grazie a questa innovazione, gli studenti possono analizzare complesse strutture anatomiche in 3D, affinando la loro preparazione pratica e teorica.

Riccardo Urbani sottolinea: «Questa tecnologia non è fantascienza, ma una realtà concreta che mette la tecnologia al servizio di medici, pazienti e conoscenza. L’Abruzzo dimostra ancora una volta di essere un territorio capace di anticipare il futuro e guidare il cambiamento nel settore sanitario».

Un primato internazionale per l’Abruzzo nella sanità digitale

A livello mondiale, pur esistendo alcune soluzioni sperimentali per la visualizzazione tridimensionale senza ausilio di visori, nessuna realtà pubblica ha finora implementato questa tecnologia in modo così diffuso e integrato come l’Abruzzo. Il sistema è già utilizzato su casi clinici reali, superando la fase prototipale e dimostrando la sua utilità pratica.

Redazione

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