
Covid preoccupa la variante Stratus | Pixabay @Pornpak_Khunatorn - Saluteweb
Il Covid continua a preoccupare medici ed esperti di tutto il mondo: sale l’attenzione sulla variante Stratus
Mentre l’estate avanza con temperature eccezionalmente elevate nel Nord Italia, si accende l’attenzione degli esperti sulla nuova variante Covid Stratus, indicata con la sigla Xfg, che sta rapidamente guadagnando terreno in Europa e nel Sudest asiatico. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha inserito questa variante tra le sette varianti sotto monitoraggio (Vum) dal 25 giugno 2025, sottolineandone la capacità di eludere il sistema immunitario.
Caratteristiche della variante Stratus e diffusione
La variante Xfg, soprannominata Stratus dagli esperti per seguire il filone meteorologico dopo Nimbus, è un ricombinante tra i lignaggi LF.7 e LP.8.1.2. Il primo campione risale al 27 gennaio 2025. Rispetto a Nimbus, attualmente dominante, Stratus presenta mutazioni specifiche nella proteina Spike che ne migliorano la capacità di eludere gli anticorpi, potenzialmente aumentando la trasmissibilità.
Attualmente, Stratus ha superato Nimbus in paesi chiave: in Europa la sua presenza è salita dal 10,6% al 16,7%, mentre nel Sudest asiatico è passata dal 17,3% al 68,7%. Anche in Italia l’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato che Xfg è diventata prevalente tra i lignaggi identificati a maggio 2025, confermando un vantaggio di crescita.
Sintomi distintivi e impatto clinico
Particolarmente rilevante è il quadro sintomatico che la variante Stratus sembra provocare. In India, dove è già dominante, i medici segnalano un sintomo poco convenzionale rispetto alle precedenti ondate: la raucedine. Invece dei classici sintomi come perdita di gusto e olfatto, i pazienti manifestano tosse secca, irritazione, mal di gola molto intenso e proprio raucedine. Dal Regno Unito arrivano segnalazioni di dolori acuti nella deglutizione e sensazioni simili a una “lama di rasoio” nella parte posteriore della gola. Altri sintomi comuni includono stanchezza, febbre lieve e dolori muscolari.
Raccomandazioni e monitoraggio dell’OMS
L’OMS invita a mantenere alta l’attenzione, soprattutto per valutare con test di neutralizzazione la capacità di fuga immunitaria della variante Stratus e monitorarne la gravità clinica rispetto ad altre varianti in circolazione. Pur classificata al momento a rischio basso, la diffusione di Xfg richiede un continuo aggiornamento epidemiologico per guidare le strategie di controllo.
Nel frattempo, le condizioni meteo in Piemonte e Valle d’Aosta restano caratterizzate da un’ondata di caldo intenso con punte di temperatura fino a 37 °C e rischio di temporali pomeridiani a partire dai primi giorni di luglio, fenomeni che potrebbero influenzare gli spostamenti e le attività all’aperto in questa fase di sorveglianza sanitaria.